ENEA:
Con l’insediamento del Commissario e dei sub Commissari, avvenuto il 15 settembre 2009, prende avvio l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (ENEA) prevista dall’articolo 37 della Legge n. 99 del 23 luglio 2009.
Ecco invece alcuni dei progetti già avviati da tempo:
Progetto energia distribuita e fonti rinnovabili
Il progetto “energia distribuita e fonti rinnovabili” intende sviluppare le tecnologie della generazione distribuita dell’energia,prodotta soprattutto da fonti rinnovabili, compresa quella degli impianti in grado di fornire un sistema integrato di distribuzione locale di energia elettrica, calore e freddo.
Progetto bio combustibili
La crescita della competitività dei biocombustibili è al centro di quest’altro progetto che intende sviluppare le colture energetiche e i distretti agro-energetici determinando al contempo benefici in termini ambientali, nello sviluppo di un’industria nazionale dei biocombustibili e nuove prospettive di sviluppo per il sistema agricolo nazionale.
Progetto efficienza energetica ed ecobuilding
Il Libro verde della Commissione Europea “Una strategia europea per un’energia sostenibile, competitiva e sicura” e il 7° programma comunitario di azioni in materia di ambiente, individuano nell’efficienza energetica un potente strumento operativo per realizzare la politica energetica comunitaria, per ridurre i consumi di energia primaria, per mitigare le emissioni di CO2 e di altri gas che impattano sull’equilibro globale del clima.
“L’efficienza energetica va acquisita con l’utilizzo di tecnologie applicate alla logistica, all’industria e al settore delle costruzioni in particolare all’edificabile. L’approccio dell’eco-building (edificio ad alta efficienza energetica che integra l’impiego di fonti rinnovabili) e sulla sua ottimale integrazione nel sistema energetico di generazione e consumo in cui l’edificio è inserito, che comunemente viene definito come il “distretto energetico”.
CNR
Ecco un esempio di iniziativa per il risparmio energetico, sviluppato dal CNR, nel campo dell’edilizia – solo uno dei numerosi campi di ricerca. Docet è uno strumento per calcolare il fabbisogno energetico di edifici o appartamenti esistenti, elaborato da un gruppo di ricercatori del Cnr e dell’Enea che semplificherà le certificazioni energetiche di tali immobili e permetterà di calcolare come inquinare e consumare meno.
Bastano poche e semplici informazioni – ad esempio l’anno di costruzione, il numero dei piani, il tipo di esposizione, etc. – per sapere a quale “classe energetica” appartiene la nostra abitazione e cosa fare per migliorarne le prestazioni dal punto di vista energetico e ambientale, ottenendo così un notevole risparmio. Grazie al modello di calcolo “Docet”, sviluppato dall’Istituto per le tecnologie della costruzione (Itc) del Cnr di San Giuliano Milanese e dall’Enea, sarà possibile produrre anche per gli edifici residenziali esistenti l’attestato di certificazione energetica.
Attualmente, in Italia, l’attestato – da cui devono risultare la classe energetica dell’edificio e il fabbisogno annuo di energia primaria – è richiesto solo per le nuove costruzioni, che costituiscono circa l’1%-2% del parco edilizio. Dal 2009 diverrà obbligatorio per tutti gli immobili nel caso di passaggio di proprietà.
ISPRA
Meno centrata sulla ricerca pura, l’ISPRA ha il compito di mantenere i contatti con numerosi Organismi ed Istituzioni Ambientali Internazionali, al fine di perseguire i propri compiti istituzionali e fornire supporto tecnico al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.
ISTAT
L’istituto nazionale di statistica svolge indagini anche nel settore ambientale fornendoci dati numerici su diversi aspetti.
Alla base delle corrette scelte personali e politiche c’è sempre un’accurata informazione e questo sito può aiutarci a comprendere meglio l’intensità dei fenomeni.
L’Istat presenta i risultati dell’indagine Dati ambientali nelle città che oltre agli Uffici di statistica comunali ha coinvolto altri Organismi operanti sul territorio comunale. I dati, relativi a 111 comuni capoluogo di provincia, sono disponibili in serie storica dal 2000 e aggiornano al 2006 l’Osservatorio ambientale sulle città.
L’Istat fornisce una raccolta delle principali informazioni statistiche ufficiali sull’ambiente in Italia.
“I dati presentati si riferiscono al periodo 2005-2006.
I temi trattati nei quindici capitoli sono: altimetria e meteorologia, aria, rumore, acqua, conservazione della natura, rifiuti, radioattività, sismicità, insediamenti abitativi, agricoltura, energia, industria, trasporti, turismo, ambiente urbano.
Ogni capitolo è dedicato ad uno specifico tema e corredato da un glossario e da numerosi riferimenti alla più recente normativa nazionale e comunitaria.
Per le tematiche quali aria, rumore, acqua, rifiuti, energia e trasporti, sono presentati anche i dati sulla percezione dei cittadini nei confronti dell’ambiente”.