In tale contesto, la direttiva 2003/87/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 13 ottobre 2003 che istituisce un sistema per lo scambio di quote di emissioni di gas a effetto serra nella Comunità ha per scopo, tenuto conto dell’impatto sullo sviluppo economico e sull’occupazione, il massimo rispetto degli impegni assunti.
Inoltre, il sistema di scambio fornirà agli Stati membri un aiuto per la determinazione della quantità totale di quote di emissioni da assegnare.
Ecco alcune principali leggi che disegnano la cornice entro la quale poi nascono le iniziative in sede comunitaria.
L’efficienza energetica assume un ruolo di primo piano tra gli obiettivi dell’Europa, infatti è stata emanata la direttiva 2006/32 relativa all’efficienza degli usi finali dell’energia e ai servizi energetici. La direttiva ha lo scopo di migliorare l’efficienza degli usi finali dell’energia sotto il profilo costi/benefici negli Stati membri e si applica sia ai distributori di energia, ai gestori dei sistemi di distribuzione e alle società di vendita di energia, che agli utenti finali. La direttiva indica agli stati membri un obiettivo di risparmio energetico pari al 9% entro il 2016.
Oltre all’attività normativa l’Europa promuove un ampio programma di ricerche sull’energia in generale. Numerosi saggi e studi, aventi come argomento la sostenibilità del consumo e della produzione di energia, sono pubblicati sul sito dell’Unione Europea.
Nel sito EEA è riportata una attenta analisi delle emissioni di anidride carbonica su scala comunitaria con indicazioni sulla ripartizione delle emissioni nei diversi settori.