Un’idea innovativa che potrebbe cambiare l’attuale situazione della popolazione mondiale. A breve, verrà costruito in Marocco un impianto che possa accoppiare l’energia solare e la desalinizzazione. Si tratta di un metodo sperimentale che vuole aumentare l’efficienza del processo per rendere potabile l’acqua, andando però a diminuirne i costi. La combinazione vincente tra desalinizzazione e solare viene messa in pratica dall’impresa spagnola Abengoa, che ha annunciato da poco di aver firmato un accordo con il governo marocchino. L’impianto sarà interamente alimentato da energie rinnovabili e l’impresa si occuperà di tutto, dalla progettazione alla manutenzione per una durata di 27 anni.
Che cosa ci si aspetta dal progetto che unisce solare e desalinizzazione
Da questo tipo di struttura usciranno in media al giorno 275mila metri cubi di acqua desalinizzata; la metà sarà destinata alla popolazione in veste di acqua potabile e l’altra parte andrà all’agricoltura, in modo da irrigare 13.600 ettari di coltivazioni nei pressi di Agadir. Con questa sua capacità iniziale, è possibile soddisfare il fabbisogno idrico giornaliero di almeno 72.500 persone, considerando che ogni individuo consuma in media 3,8 metri cubi di acqua.
C’è da dire che non tutti gli impianti di desalinizzazione sono utili per rendere potabile l’acqua degli oceani; del resto non tutti usano la stessa tecnologia. Vi sono due modelli particolarmente apprezzati e usati che permettono la desalinizzazione termale oppure quella a osmosi inversa. Il primo impianto prevede che l’acqua venga fatta evaporare, per trattenere sul fondo sale e impurità; nel secondo l’acqua viene filtrata per impedire il passaggio delle impurità. Tenendo conto di queste ultime caratteristiche citate, è presto detto che le potenzialità di questo perfetto binomio, tra desalinizzazione ed energia solare, sono altissime.
Quanto è conveniente questo impianto?
I dati ci dicono che il 97,5% dell’acqua sulla Terra è salata; il 90% dell’acqua dolce è intrappolata nei ghiacci. E’ presto detto che con la desalinizzazione sostenibile diventa possibile trasformare i deserti in coltivazioni verdi e produttive. Almeno a livello teorico. La maggior parte degli impianti di desalinizzazione, soprattutto a osmosi inversa, si trova nei Paesi ricchi di petrolio, come l‘Arabia Saudita. Per depurare l’acqua si usa il calore di centrali elettriche con combustibile fossile che rendono conveniente la desalinizzazione. Il Marocco è importatore di combustibili fossili, ha inoltre grande potenziale a livello di energia solare ed eolica. Per questo l’accoppiata tra desalinizzazione e solare potrebbe favorire una serie di benefici che non sono da ignorare.